Storia e tradizioni del tartufo nero pregiato: dalla terra alla tavola

Accostare la parola “bellezza” all’Italia è quasi automatico.

Lo sanno bene i milioni di turisti che, provenienti da ogni angolo del mondo, visitano il nostro paese per trascorrere un periodo di vacanza.

Molti di loro optano per il Belpaese anche per gustare le straordinarie bontà culinarie offerte dalla nostra cucina, che sono un marchio contraddistintivo del “Made in Italy” in tutto il mondo.

Tra gli ingredienti più ricercati della nostra cucina, un ruolo fondamentale lo ricopre il tartufo nero pregiato, celebre anche per essere stato ribattezzato come “il diamante della cucina”, che racchiude in sé storia, gusto e tradizione da tempo.

Le sue origini, infatti, risalgono all’antichità, racchiuse in una storia di grande fascino e un pizzico di mistero, che si tramanda fino al giorno d’oggi.

Dove e come cresce il tartufo nero pregiato

Basti pensare, infatti, alle migliaia di amanti del tartufo presenti in ogni angolo del mondo, che sono alla costante ricerca del più adatto per deliziare il proprio palato e creare piatti unici e sublimi.

Quando si decide di inserirlo in qualche ricetta, è opportuno scegliere solo prodotti di prima qualità ricalcando quanto facciamo noi di ossincucina, che per le nostre ricette acquistiamo sempre tartufo fresco.

D’altro canto, la ricerca del più nobile dei funghi sotterranei ha ammaliato migliaia di tartufai presenti in ogni angolo del mondo, capaci di avventurarsi nei boschi, nelle foreste e nelle campagne accompagnati da cani addestrati a questo scopo al guinzaglio.

Questa nobile attività, oltretutto, viene spesso tramandata di generazione in generazione.

E richiede, come noto, grande dedizione e amore, oltre a un’infinita pazienza nella ricerca del tartufo nero pregiato, spesso ubicato in contesti paesaggistici decisamente suggestivi.

Il tartufo nero pregiato cresce in perfetta simbiosi con le radici di alcuni alberi come noccioli e querce.

E il suo sviluppo, per quanto ovvio, è influenzato da fattori ambientali come il terreno e il clima dove cresce.

Ed è per questo motivo che la ricerca e scoperta del tartufo nero pregiato si rivela, non di rado, un’esperienza decisamente emozionante, soprattutto nel momento in cui se ne scopre uno.

Gli strumenti utilizzati dai tartufai sono essenzialmente due (cesta e picconi), coi quali si avventurano nei boschi e foreste nella speranza di poter trovare il “prezioso tesoro” al di sotto del terreno.

Un’attività, quindi, tutt’altro che semplice, che richiede anche una discreta conoscenza del terreno dove viene effettuata la “caccia al tartufo”.

Tartufo nero pregiato, un protagonista della cucina italiana

Tutta questa dedizione e pazienza ha un unico scopo: portare alla “luce” il tartufo nero pregiato e farlo diventare protagonista nelle tavole degli italiani.

L’importanza di questo straordinario fungo, infatti, è notoria, a tal punto che lo si può definire come il protagonista indiscusso di alcuni dei più prestigiosi piatti della cucina italiana.

Basti pensare, ad esempio, al risotto al tartufo nero, un piatto amato in tutto il mondo grazie al suo gusto e aroma inconfondibile.

La versatilità del tartufo nero pregiato in cucina è straordinaria, dato che può essere consumato sia cotto che crudo ed è in grado di regalare un tocco di classe ed eleganza a qualsiasi piatto.

Oltre ai risotti, il tartufo nero pregiato ben si sposa con le uova (strapazzate al tartufo nero pregiato), le carni (carpaccio con scaglie di tartufo nero) e a un’altra vasta gamma di preparazioni culinarie garantendo sempre un gusto sublime al palato.

Il valore del tartufo nero pregiato, tuttavia, va ben oltre all’ambito culinario e alla sua strabordante bontà.

Esso, infatti, è anche un simbolo di tradizione e cultura, come ben sanno molti cittadini sparsi lungo tutto il Belpaese.

In alcune regioni, la ricerca del tartufo nero pregiato è un evento che coinvolge tutta la cittadinanza, assurgendo un ruolo sociale che si tramuta in momenti di grande giovialità e convivialità.

L’impatto sociale e culturale del tartufo nero pregiato

Un altro chiaro esempio della rilevanza culturale è dimostrato, tangibilmente, dalle “sagre del tartufo”, che si tengono in alcune regioni durante il periodo autunnale, che coincide con quello della raccolta, eventi che celebrano non solo la bontà del tartufo nero pregiato e consentono di poter scoprire le antiche tradizioni legate al suo consumo.

Solitamente contraddistinte dalla presenza di bancarelle colorate e dai profumi sublimi, le sagre offrono ai visitatori la possibilità di fare una “full immersion” nel mondo del tartufo, scoprendo i segreti della sua preparazione e assaggiando le infinite specialità presenti in base alla località geografica nelle quali sono ubicate.

Affermare che il tartufo nero pregiato sia “un semplice ingrediente”, quindi, è totalmente sbagliato, perché rappresenta il simbolo dell’eccellenza gastronomica italiana ed ha risvolti culturali e sociali estremamente rilevanti in svariate zone del nostro paese.

Indipendentemente dal fatto che sia gustato in una trattoria o in un ristorante blasonato, il tartufo nero pregiato lascia un’impronta indelebile in chiunque abbia il privilegio di gustarlo.